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Scheda: FUNGHI ALLUCINOGENI

Ultimo Aggiornamento: 02/02/2008 16:52
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Città: ROMA
Età: 36
Sesso: Femminile
02/02/2008 16:52

Funghi allucinogeni - Di questo tipo di funghi diffusi in tutto il mondo ne esistono circa duecento varietà e ogni anno i micologi ne classificano di nuove.
Evidenze storiche e archeologiche dimostrano che una pluralità di culti e tradizioni, sia a scopo religioso che terapeutico, si è sviluppata intorno ad essi.

I cactus e i funghi allucinogeni erano e sono tuttora tradizionalmente diffusi presso le popolazioni indigene di diverse zone dell'America e il loro uso (legato a riti sacri e fatto risalire al 2000 a.C.) si è perpetuato presso le culture degli Inca, degli Aztechi e dei Maya.

L'uso di funghi allucinogeni è poi continuato in varie tribù dell'Amazzonia, presso gruppi di indios Huicholes, nelle regioni dell'attuale Messico e anche presso tribù indigene nord-americane delle zone semi-desertiche.

Il loro uso pare non fosse estraneo, fin dall'età della pietra, anche nelle culture europee, africane e asiatiche.

•Psilocibina

I funghi del genere Psilocybe, con le loro 80 varietà (tra cui la testa pelata e il teonanacati), fanno parte della famiglia dei funghi prataioli e contengono quali principi attivi i derivati della psilocibina. A causa della loro struttura chimica simile, la psilocibina e la psilocina sono imparentate con l'LSD e hanno un effetto psicoattivo simile a quest'ultimo anche se più leggero.

•Effetti

In seguito all'ingestione, sia il Peyote che i funghi allucinogeni possono determinare disturbi gastrici, nausea, vomito, vertigini, arrossamento cutaneo, aumento della temperatura corporea.

Questi sintomi in genere hanno breve durata (seppure possano essere alquanto fastidiosi, soprattutto nel caso del Peyote) e sono lentamente sostituiti dagli effetti psichedelici delle sostanze che, come l'acido lisergico sintetizzato in laboratorio, oltre le ripercussioni sulle percezioni possono avere effetti "enteogenici" (sensazioni di contatto profondo con la realtà interiore ed esterna, atteggiamento contemplativo, disposizione alla pace interiore) Spesso i consumatori riferiscono di provare una sensazione di totale controllo della mente e di riuscire ad avere una immagine di sé e della propria personalità da un'ottica esterna,ciò puo' rivelarsi piacevole per alcuni individui o viceversa creare forte disagio con conseguenti disturbi psichici.


Anche nel caso di queste sostanze, il particolare stato mentale può virare verso reazioni di tipo psicotico e determinare conseguenze tutt'altro che positive, sia in relazione allo stato allucinatorio di intossicazione acuta che riguardo i postumi.

•Funghi allucinogeni italiani

La maggior parte dei funghi allucinogeni producono psilocibina e psilocina.In Italia la specie più diffusa, più nota e più potente è Psilocybe semilanceata, che cresce in habitat erbosi sulle alpi e sull'Appennino tosco-emiliano, ma che potrebbe presentarsi anche in altre regioni montuose più a sud. in quasi tutte le regioni, sia nelle zone di pianura che in quelle montuose, si incontrano altre specie allucinogene meno note o meno frequenti, quali ad esempio Psilocybe cyanescens o Panaeolus subalteatus. Diverse specie sono considerate psilocibinico-latenti, cioè producono i principi attivi in maniera incostante e, spesso, quando li producono, a basse concentrazioni. Alcune specie, in particolare quelle appartenenti al genere Panaeolus, hanno un habitat coprofilo, per cui sono presenti sopra o in prossimità di sterco animale, per lo più bovino ed equino. Quasi tutti i funghi che producono significativa quantità di psilocibina e psilocina, sono caratterizzati da un fenomeno di bluificazione del gambo, o anche del cappello, che si presenta alcuni minuti dopo la raccolta. Amanita muscaria e Amanita pantherina, che producono differenti principi attivi, sono presenti in buona parte dell'Italia.

•Specie ad alto potenziale allucinogeno

* Amanita muscaria (comune)
* Amanita pantherina (comune) Specie molto velenosa
* Inocybe aeruginascens (non comune)
* Psilocybe semilanceata (comune)
* Psilocybe callosa (non comune)
* Psilocybe cubensis
* Psilocybe cyanescens (raro)
* Panaeolus subalteatus (comune)
* Panaeolus ater (non comune)
* Panaeolus (copelandia) cyanescens (raro)
* Pluteus salicinus (raro)

•Specie a basso potenziale allucinogeno

* Fomes fomentarius (comune)
* Mycena pura (comune)
* Panaeolus campanulatus (comune)
* Panaeolus fimicola (comune)
* Panaeolus foenisecii (comune)
* Panaeolus retirugis (non comune)
* Panaeolus sphinctrinus (comune)
* Psathyrella candolleana (comune)

•Specie con potenziale allucinogeno sospetto

* Gymnopilus spectabilis (comune - probabile effetto allucinogeno nel fungo crudo)
* Mycena rosea (comune)
* Rickenella fibula (comune)


L'AMANITA MUSCARIA

L'Amanita muscaria è uno dei funghi più appariscenti del bosco.

È anche una delle specie più chiacchierate del momento, dato che in Giappone si sono tenuti recentemente dei convegni internazionali di micologia in cui si è parlato anche della commestibilità di questa specie previo trattamento di de-tossificazione; tesi peraltro sostenuta da esperti micologi giapponesi che affermano di consumarla senza riscontrare alcun disturbo, nonostante nella comunità scientifica sussistano molti dubbi circa la reale efficacia di tale trattamento[citazione necessaria]. La specie veniva nel passato usata anche come antiparassitario contro le mosche. Si immetteva in un contenitore di latte dei pezzi del fungo e dopo un giorno di macerazione, usato per attirare le mosche che morivano dopo aver bevuto il latte.

•Descrizione della specie

•Cappello

Da 8-20 cm di diametro, da rosso vermiglio a rosso acceso, raramente giallastro, cosparso di verruche bianche o gialle (resti del velo); orlo liscio, ma striato nel senso delle lamelle; cuticola viscida a tempo umido, facilmente staccabile dal cappello.

•Lamelle

Fitte, libere, bianche, talvolta volgenti al giallo-limone, con lamellule.

•Gambo

Cilindrico e slanciato, bulboso alla base, bianco e portante anello e volva.

•Anello

Collocato nella parte alta del gambo, ampio, membranoso, bianco, persistente.

•Volva

Quasi non apparescente, bianca, dissociata in verruche.

•Carne

Bianca, colore arancio sotto la cuticola del cappello, soda.

* Odore: subnullo.
* Sapore: trascurabile.

•Spore

Bianche in massa, ovali, non amiloidi, 9-11 x 6,5-7,5 µm.

•Habitat

estate-autunno nei boschi di conifere e di latifoglie, più frequente sotto conifere. Molto diffuso.
Cesto di A. muscaria raccolta per essere consumata previo trattamento di detossificazione
Cesto di A. muscaria raccolta per essere consumata previo trattamento di detossificazione

•Commestibilità

VELENOSO, provoca la sindrome panterinica, avvelenamento di tipo neurotropico.

•Note

In alcuni paesi europei è usato come stimolante, per l'effetto neurotropico; in altri paesi viene consumato dopo prolungata bollitura (ad esempio in alcune zone del Giappone, come già detto), oppure dopo salamoia e prolungati lavaggi. Presso alcuni popoli del Sud-America, viene usato come allucinogeno.
In Siberia solo in tempi recenti il suo uso è stato sostituito da quello della vodka.
Per R. G. Wasson (giornalista anglosassone studioso di etnie "micofobe" e "micofile") è, nel Rig Veda (il più antico scritto religioso dell'India) oggetto di 120 dei 1028 versi sotto il nome di Soma, dio pianta senza radici né foglie né fiori, cibo prediletto degli dei. Inoltre Wasson sostiene che sia connesso ai misteri eleusini greci, che avevano luogo durante la stagione dei funghi.
Altri hanno sostenuto che i temuti Berserker vichinghi si eccitassero con funghi del genere. Schultes e Hofmann riferiscono del rito di bere l'urina: si usava bere l'urina di chi aveva usato il fungo per cinque o sei passaggi; questo perché ogni passaggio, pur conservandone i principi allucinogeni, eliminava parte delle sostanze tossiche in esso contenute.
R. A. Wilson sostiene addirittura, citando questi e altri esempi, che si potrebbe concludere che questo fungo ha avuto nella storia religiosa una funzione ben più importante di qualunque altro fattore.
Nell'antichità l'Amanita era anche stata oggetto di un florido commercio. Nelle zone in cui scarseggiava raggiungeva prezzi esorbitanti. Si racconta che i Coriachi non avrebbero esitato a scambiare una renna per un solo esemplare di Amanita muscaria; ciò spiegherebbe lo stretto legame tra la civiltà della renna e l'uso degli allucinogeni.

•Etimologia

Dal latino muscarius, attinente alle mosche, per le sue proprietà moschicide.
Illustrazione di A. muscaria
Illustrazione di A. muscaria

•Nomi comuni

* Ovolo malefico
* Ovolaccio
* Tignosa moscaria
* Cocco matto
* Moscaria

•Varietà di Amanita Muscaria

* Amanita muscaria var. aureola
* Amanita muscaria var. formosa
* Amanita muscaria var. flavivolvata
* Amanita muscaria var. guessowii
* Amanita muscaria var. alba

•Chimica

Dal fungo sono state isolate numerose sostanze:

* L'unico composto contenente Vanadio esistente nel mondo vegetale.
* È presente anche la Muscarina, ma in quantità minime e pertanto è da escludersi un possibile effetto velenoso. È stato infatti accertato che la muscarina è presente nella quantità di circa 2.5 mg/kg. La muscarina stimola il sistema parasimpatico provocando sudorazione, dilatazione delle pupille, diminuzione della frequenza cardiaca, sudorazione profusa e aumento della peristalsi intestinale.
* Un'altra sostanza presente nell'A. Muscaria è l'Atropina, farmaco anticolinergico per eccellenza. Su una piccola percentuale della popolazione si è scoperto avere un effetto psicodislettico. Tuttavia è insostenibile che gli effetti tossici e psichedelici della muscaria dipendano da questa sostanza in quanto presente in quantità molto ridotte.
* Per alcuni gli effetti psicotropi sono imputabili alla Bufotenina, sostanza presente anche nelle secrezioni dei rospi della specie Bufo marinus, ingrediente attivo dei "filtri delle streghe"; non è tuttavia stata verificata empiricamente un'effettiva attività psichedelica.

Sono invece sostanze isolate in laboratorio come:

1. l'Acido ibotenico,
2. il Muscimolo
3. ed il Muscazone,

ad aver suscitato, nei volontari cui sono stati somministrate, esperienze psichedeliche similari a quelle provocate dal fungo.

La quantità di Muscazone contenuto nel fungo può variare di molto, anche a seconda della zona di raccolta: questo spiegherebbe come mai la potenza psichedelica è incostante da fungo a fungo.
Il Muscimolo, invece, viene escreto intatto per via urinaria: questo potrebbe spiegare l'abitudine, testimoniata da vari scritti, di riciclare le urine di chi ha assunto la muscaria.
Lamelle in dettaglio
Lamelle in dettaglio
Imenio in evidenza
Imenio in evidenza

•Nomi comuni

* Ovolaccio
* Ovulo malefico
* Cappero allucinogeno

•Può confondersi con

Nelle forme più aranciate ed in assenza di verruche (per slavatura da piogge), può essere confuso dai più sprovveduti con l'Amanita caesarea, dalla quale si distingue facilmente per le lamelle bianche anziché giallo zabaione.

Attenzione: l'Amanita muscaria var. aureola può
essere facilmente confusa con l'Amanita caesarea dai meno esperti.

PSILOCYBE CUBENSIS

Psilocybe cubensis, più noto come Messicano.

La Psilocybe cubensis è un fungo allucinogeno che contiene Psilocibina. Questo fungo, noto anche con il sinonimo scientifico di Stropharia Cubensis, era conosciuto dalle popolazioni native americane del Messico come San Isidro.

•Descrizione della specie

È composto per il 92% di acqua e per l'8% di materia asciutta. Il contenuto degli alcaloidi è tra lo 0,5 e l'1,3% del peso a secco. Il micelio contiene meno psilocibina dei frutti. Il cappello ne contiene più del gambo. La concentrazione maggiore si trova nei funghetti immaturi (primordia).

•Cappello

• Diametro: da 1 a 10 cm.
• Colore: marrone-dorato, marrone rossastro e translucido quando bagnato.
• Sviluppo: appare come una punta scura. A metà della crescita è chiusa e spesso sferica; dopo si apre e diventa piatta.
• Carne: solida e bianca. diventa blu quando è ammaccata,rivelando la presenza di psilocibina.

•Gambo

• Diametro: da 0,5 a 2 cm.
• Lunghezza: dai 5 ai 30 cm.
• Colore: bianco, a volte con macchie blu.
• Aspetto: dipende dal substrato e dalla varietà, a volte con un anello di colore scuro, con le spore.
• Carne:
ha consistenza simile al raso ed è spesso striato.

•Spore:

• Colore: dal viola scuro al nero.
• Dimensione: 12-17 x 8-12 x 7-9 micrometri.
• Forma: liscia, ellittica, con un piccolo incavo sul lato opposto alle Lamelle, il poro del germoglio.

•Nomi comuni

• Funghetto
• San Isidro
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